Costruire una villetta da zero comporta dei notevoli vantaggi: è possibile scegliere il luogo dove posizionare la casa, l’esposizione, la distribuzione dei vari ambienti, l’illuminazione, gli affacci, lo stile e le finiture.
La gran parte di ciò non può essere variato negli edifici esistenti, i quali permettono una minima personalizzazione.
Oltre ciò, le nuove abitazioni garantiscono:
- efficienza energetica. Le nuove costruzioni devono essere, per legge, coibentate, dotate d’impianti di climatizzazione efficienti e coprire una parte dei consumi tramite l’uso delle energie rinnovabili (fotovoltaico, solare termico ecc.);
- alte performance strutturali e sismiche. Anche in questo caso, per legge, le nuove costruzioni devono garantire risposte sismiche adeguate e in nessun modo, sulla base della magnitudo attesa nel luogo di edificazione, concedere il collasso alla struttura;
- alte performance acustiche. Realizzando una nuova costruzione si possono adottare delle tecnologie volte ad abbattere i rumori. Si pensi al rumore da calpestio, o ai rumori prodotti dall’acqua nelle tubazioni di scarico o ai suoni derivanti dalle stanze più “frequentate”. In genere, vengono utilizzati dei materassini acustici o dei materiali ad alta densità quali la lana di roccia o di vetro;
- corretta ventilazione ed aerazione dei locali. Partendo da zero, si può garantire ai vari ambienti la ventilazione trasversale e ove necessario il ricambio dell’aria attraverso sistemi di ventilazione meccanica controllata.
Purtroppo, per ottenere tutto questo, occorre avere pazienza: oltre alla ricerca e all’acquisto del terreno edificabile, occorre rispettare i tempi e i modi dell’iter autorizzativo oltre alla realizzazione materiale del fabbricato stesso.
Andiamo per gradi e partiamo dai tempi imputabili alla burocrazia.
Nuova costruzione: quali permessi occorrono?
Per la realizzazione di un fabbricato ex-novo occorre richiedere il consenso del Comune attraverso il Permesso di Costruire PdC.
Ma quanto tempo occorre per ottenerlo?
In genere, sono richiesti più professionisti che lavorando in contemporanea gestiscono i vari adempimenti architettonici, strutturali, acustici, impiantistici e di efficienza energetica.
Un gruppo di professionisti coordinato e solerte riesce a predisporre la documentazione da inviare al Comune e ai vari enti preposti nel giro di 3 / 4 mesi. Non è raro dover attender ulteriormente.
Dopodiché, entro sessanta giorni dal protocollo del Permesso di Costruire, il responsabile del procedimento formula la proposta di provvedimento oppure richiede delle integrazioni o delle variazioni al progetto. I sessanta giorni, in tali casi e fino alla correzione / integrazione della documentazione vengono sospesi.
Infine, il provvedimento viene comunicato al richiedente entro 30 giorni dall’emanazione della proposta di provvedimento.
In pratica, la fase autorizzativa richiede tra i 7 mesi e i 12 mesi (qualora qualcosa vada storto).
Al termine della costruzione dell’opera, prima di poter abitare la casa, il professionista dovrà accatastare la nuova abitazione e presentare il certificato di agibilità.
Fasi della costruzione
Una volta ottenuti i permessi, si può procedere con la costruzione dell’edificio.
Mentre è difficile ridurre i tempi della burocrazia, è possibile limitare i tempi di edificazione.
Per far ciò, la programmazione gioca un ruolo fondamentale: è utile far predisporre un crono-programma al professionista incaricato il quale, tramite questo strumento, calendarizza le fasi del cantiere.
Ma sarà il direttore lavori a dover coordinare le varie fasi e, a meno di cause di forza maggiore, assicurare il rispetto del crono-programma.
Durante il cantiere, la prima opera da realizzare è l’eventuale spianamento del terreno e lo scavo per la posa delle fondazioni.
Successivamente si procede alla realizzazione delle fondamenta che, in base alla portanza e ad altre caratteristiche del suolo oltre che al peso del fabbricato stesso, potrebbero essere del tipo a platea, a trave rovescia, su plinti o su pali.
A seguire, viene realizzata la struttura portante, lo “scheletro strutturale” che sostiene l’edificio. A oggi, la gran parte delle strutture vengono realizzate in calcestruzzo armato, legno, acciaio e misto.
A seguire, viene realizzata la copertura e i tamponamenti esterni completi di coibentazione termica. L’isolamento termico deve raggiungere standard elevati che dipendono dalla zona in cui verrà edificata la nuova costruzione.
Arrivati a questo punto, possiamo dire di aver raggiunto il “grezzo avanzato”.
Di seguito, vengono realizzati i divisori interni (in cartongesso, forati o calcestruzzo cellulare) da posizionare sulla base della distribuzione degli ambienti scelta.
Prima di passare alle finiture, occorre posizionare gli impianti: le tubazioni dell’impianto idrico, fognario e della climatizzazione invernale ed estiva, oltre ai cavi dell’impianto elettrico, fotovoltaico e domotico.
Realizzando una nuova costruzione è possibile definire già in fase di progettazione la posizione degli spazi e dei cavedi utili al passaggio degli impianti, nonché della centrale termica. Spesso, negli edifici esistenti occorre adattarsi ai pochi spazi fruibili per il passaggio degli impianti e addirittura abbandonare alcune soluzioni proprio per la mancanza di cavedi o condotti sfruttabili.
Terminano l’opera: gli intonaci, i rivestimenti murari, le pavimentazioni, le tinteggiature, porte e finestre.
Tempi della costruzione
Le opere da realizzare sono molteplici e il tempo di costruzione può variare notevolmente.
Mediamente, per una villetta bifamiliare, occorrono dai 6 ai 12 mesi.
Molto dipende dalla struttura portante scelta.
Proprio per velocizzare il processo, produciamo Travi reticolari TTR in acciaio e Pilastri misti PTR, il cui utilizzo permette di ridurre i tempi di cantiere di molti mesi rispetto al calcestruzzo armato.
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